Cappella di san Pancrazio

La chiesa di San Pancrazio e San Sebastiano.

La cappella sorge all’incrocio tra via Ponsati e le vie Piave e Risorgimento: questo era, all’inizio del secolo scorso, l’ingresso del paese verso Orbassano. La costruzione di inizio secolo, contemporanea della Mole Antonelliana, è modulata secondo un canone tardo neoclassico. La parte inferiore della facciata presenta lesene e colonne in muratura. Al centro dell’ordine superiore si apre un rosone rotondo tra due angeli in cemento e stucco. Un timpano triangolare e due pinnacoli laterali concludono la facciata. Anticamente esisteva sul luogo una cappella dedicata a san Pancrazio martire, patrono di quel rione. Inoltre, la cappella dedicata a San Sebastiano martire venne distrutta dalle soldatesche francesi nelle primavere del 1799 e del 1814, quando saccheggiarono Volvera. Cessate le guerre, la popolazione desiderò ricostruirla e il teologo Ponsati, benemerito volverese e parroco di San Agostino in Torino, donò un piccolo appezzamento di terreno a tale scopo. Essendo morto però il teologo e non avendo il capomastro mantenuto gli impegni assunti, il progetto di ricostruzione della cappella fu rimandato. Secondo le testimonianze antiche, in una giornata primaverile del 1863, una famigliola proveniente da Pancalieri e diretta al santuario di San Pancrazio di Pianezza per chiedere la grazia della guarigione di un bimbo muto dalla nascita, sarebbe stata fermata per l’improvviso imbizzarrirsi del cavallo davanti alla casa prospiciente l’attuale cappella dove, in una nicchia, si trovava una statua in legno di San Pancrazio venerata da più di cento anni. I genitori del bimbo avrebbero pregato intensamente davanti a tale immagine ottenendo la miracolosa guarigione del figlioletto. In seguito a questo fatto i volveresi decisero di costruire una cappella dedicata a San Pancrazio e a San Sebastiano e costruirono a tale scopo un comitato con a capo il sindaco Bartolomeo Bottalo. Il reverendo Can. Bossatis donò il terreno e si impegnò ad offrire l’altare e la statua del Santo. Quando il comitato si dichiarò incapace di sostenere le spese, rivelatesi superiori al previsto, il canonico provvide personalmente al compimento dell’opera. La cappella, che nel progetto primitivo doveva essere in gotico moderno, risultò invece molto vicino allo stile neoclassico. Fu inaugurata il 12 maggio 1908. La parte esterna e il tetto della Chiesa è stata restaurata nel 2016. Oggi è sede del presepe artistico permanente allestito dal gruppo amici del presepe di Torino.